Prima elementare: E.T. |
Non
ho ancora parlato qui dell'incontro
internazionale
che durerà una settimana e che inizierà tra meno di dieci giorni,
"dalla
Cooperativa
Lavoratori di Mompiano
verso
altri luoghi in Brescia
e dintorni, 17-23 giugno 2012".
In
realtà – dagli arzigogoli del titolo già si intuisce - ci sono
stati un po' di problemi e, come nelle storie più avvincenti, solo
alla fine si arriva a capire esattamente quello che in effetti
succede! Nei prossimi articoli sarò più dettagliato, ma intanto c'è
questa
idea,
che parte insieme con il convegno, ma che penso possa portare molto
più lontano, di un "libro
collettivo" sui bambini da scrivere insieme, in rete.
Già
ho inserito i primi elementi, dalla
mia esperienza
e da quella di
altri con cui collaboro
(che
ancora forse non lo sanno, ma li ringrazio tanto!)
,
ma la cosa funzionerà quando tanti
manderanno, linkeranno, testimonieranno.
E sarà allora forse qualcosa
che oggi ci manca!
C'è
un testo
introduttivo
che vorrebbe rendere una prima idea, e qui lo riporto, e fin d'ora
ringrazio tutti quelli che vorranno aderire a questa piccola
(grande?) impresa.
FINESTRE
SULL’INFANZIA
Esempi
come finestre che si aprono, e guardando
attraverso possiamo vedere i bambini. Non solo i figli, gli studenti,
i piccoli consumatori, le giovani generazioni filtrate attraverso i
nostri valori, desideri, stereotipi. Ma, per
approssimazioni successive, per accostamento
ostinato e curioso di punti di vista, i
bambini veri, con anche il loro proprio modo
di accostarsi al mondo, le loro intuizioni e ingenuità, la loro
cultura multiforme in divenire.
1984: animazione teatrale |
Oltre
il pensiero razionale, la realtà si
comprende anche per intuizione, analogia, empatia, emozione. E come
ci accostiamo all'arte o
alla musica,
senza la pretesa di spiegarle a parole, così proviamo a fare anche
con i bambini,
che condividono solo in parte il linguaggio e
il pensiero degli adulti, e vivono e agiscono
in una terra di confine sulla quale noi non abbiamo completa
giurisdizione.
Aree
di esperienza, che si distinguono e si
intersecano. Aree conosciute o strane, sorprendenti o banali, in
cui i bambini, con tanta o poca originalità,
comunque si muovono e vivono.
Parole,
immagini, suoni, analogie, impressioni, ritagli
di esperienze segnalate
e documentate da adulti
educatori... I
moderni mezzi tecnologici di riproduzione, elaborazione, condivisione
della realtà, consentono le falsificazioni più estreme, ma anche
di comunicare le
cose in modo quasi immediato e diretto.
1987: facciamo il video nella scuola dell'infanzia |
E chi
conosce i bambini, se i documenti sono
onesti, li riconosce!
Finestre
di esempi suddivise per “aree” per permettere un
inizio di riflessione, di discussione, ma
ancor prima per sollecitare una scrittura
collettiva volta non ad affermare tesi o
teorie, ma a conoscere davvero i bambini
e il loro mondo, a capire meglio attraverso
l'accostamento di punti vista, l'accumulo curioso, il confronto
possibile di materiale diverso.
aspettiamo aggiornamenti allora ;)
RispondiEliminaok, io ci sto:-)
RispondiEliminameraviglioso...
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