Così,
come la Russia oggi difende il regime siriano, allo
stesso modo c'è chi comunque difende gli israeliani quando le
vittime sono bambini
palestinesi, chi difende i palestinesi quando le vittime sono
bambini
israeliani, chi in Afghanistan si sdegna per i bambini
ammazzati dai talebani e non per quelli uccisi “per errore”
dalle bombe
della NATO e viceversa, e così via.
La
petizione di Avaaz.org
chiede almeno 3.000 osservatori internazionali, in modo che chi si
comporta da criminale – chiunque sia – più difficilmente lo
possa poi negare e sottrarsi alle proprie responsabilità. E in
questo modo forse si potranno salvare degli innocenti, in
particolare bambini.
Forse,
perché purtroppo in questi anni la “comunità internazionale”
, quando è intervenuta in quelle che una volta si chiamavano
“questioni interne” dei singoli paesi, lo ha fatto per lo più in
modo molto opinabile e spesso violento, e raramente, per una ragione
o per l'altra, è riuscita a fermare le stragi degli innocenti.
Anzi, sappiamo bene che spesso proprio gli interventi “pacificatori”
hanno scatenato dinamiche perverse e incontrollabili, aggiungendo
ulteriori conflitti, lutti, disastri.
Certo,
è una buona cosa che centinaia di migliaia di persone in tutto il
mondo firmino per mettere fine alla carneficina in Siria, e che
ancora l'indignazione spinga a mobilitarsi,
a cercare di fare qualcosa. E che si usi la rete per far sentire forte la voce anche della gente comune, coscienti che nel nostro tempo possono esistere alternative ai maneggi della politica e del potere. E speriamo che serva, oggi ai bambini
siriani e domani magari ad altri, chiunque essi siano e
da chiunque, nemici o amici nostri, siano minacciati!
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