Da ieri, dopo i
trailer
in catalano, inglese, coreano, del Senyor
Pirotecnic
gira
in rete anche quello in
italiano:
Il
Signor Pirotecnico può cominciare la...
Da una vecchia scuola in una
città in stato di shock, Valencia!
Protagonisti
Jordi
el Mussol
(ma io forse lo avrei tradotto, perché “Jordi il Gufo”, per i bambini italiani
suona con un altro impatto emotivo!), e gli alunni (tutti!)
dell'istituto
Teodor Llorente, scuola primaria. Da cui la necessità di grandi
scene di massa!
Mi
diceva
Josep
Arbiol
che hanno lavorato tutto
l'anno per realizzarlo,
mentre io gli facevo vedere altre cose video con i bambini che invece
erano state fatte in poche
ore o anche meno
e che, diversamente, però funzionano lo stesso. Perché non non
esiste un modo “standard” di fare video con i bambini ma,
affrontando l'avventura con la giusta apertura mentale, i
bambini stessi
, meno condizionati dalle “grammatiche” di quanto non siano
mediamente gli adulti, spesso suggeriscono
modalità diverse e originali che modificano, a volte trasformano
i “generi”.
Succede con il “documentario”
sugli insetti
fatto cercando nel cortile della scuola, così come con il
“telegiornale”
che improvvisano giocando, in mezz'ora, tenendo in mano in modo
maldestro ma entusiasta la videocamera (tanto per rendere l'idea,
quei 12 minuti, sono ricavati da quasi 4 ore di girato, per lo più
invedibili!).
Terza elementare: panoramica con cavalletto a 4 mani! |
Due
gli
errori principali
su cui è opportuno intervenire:
1.
se si usa la macchina (fotografica, video o telefonino che sia), come
si guarda con gli occhi, poi a rivedere viene il mal di mare! Ma
funzionano, eccome
funzionano con i bambini le “lezioni” di cavalletto per
riprese
ferme
naturalmente “perfette” e della giusta durata: dopo mezz'ora, anche con la macchina a
mano non sbagliano più!
2.
Se
si lasciano “liberi”
i bambini e i ragazzi di “scegliere” un soggetto per il loro
film, immancabilmente come prima risposta copieranno
in modo piatto e banale
qualcosa che hanno visto in televisione.
Ci vuole una forte autorità adulta che “imponga” (non per forza ovviamente, ma attraverso tecniche di animazione)
ai ragazzi di evitare gli stereotipi e – sembra paradossale, ma non
lo è affatto, è normale pratica educativa - li aiuti a uscire
dai luoghi comuni
e a ritrovare dentro
di sé la motivazione,
il gioco, l'immaginazione, l'ironia. A quel punto, se anche si
ispireranno a TV, cinema, videogiochi, lo faranno con tutt'altra
grinta ed efficacia, non adeguandosi a modelli esterni ma
trasformandoli intelligente attraverso il gioco, contenti e stupiti di loro stessi!
Abbiamo
in programma di organizzare piccole rassegna di film di bambini,
con El Senyor
Pirotecnic,
ma anche lo splendido
Spirit
Ship
di Kristin B. Eno
e alcune cose nostre recenti e inedite, e altre che andremo facendo.
Josep ha detto che ci sarà. Kristin potremmo farla venire, che vuole
vedere da vicino la scuola dell'infanzia italiana. Qualche luogo dove
proiettare già l'abbiamo, e se
altri se ne offrono...
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