Sto
lavorando a una serie di ebook per bambini sui piccoli animali,
di fotografia, scienza e poesia. Il primo già uscito è sulle
mosche,
e altri sono presto in arrivo. Sto ragionando su classificazioni,
riconoscimento di specie e famiglie, e su come presentare il tutto in
modo interessante, accessibile, divertente, da far venire voglia
anche a chi legge di esplorare, cercare, fotografare.
La
mia amica Sara dall'Argentina mi manda via rete la foto di un
insetto assolutamente incredibile, che sembra l'opera di un
gioielliere, di vetro e oro!

Mi arrivano per email le pubblicità degli ultimi "personal computer" da
tavolo proposti dal mercato, esteticamente sempre più curati e
funzionalmente sempre più orientati al piatto consumo di
contenuti prodotti da altri: tolgono
i lettori di dischi ottici, limitano le interfacce per comunicare
con eventuali periferiche fisiche esterne, ti obbligano a stare
sempre connesso, legato a filo doppio ai provider dei vari
cloud!
In
tempi di smarphone dallo schermo enorme, di tablet e di
portatili perfetti per connettersi e per seguire in diretta tutti
i trend del barnum tecnologico, io mi immaginavo che se uno
sceglie ancora un pc da tavolo, capissero che non necessariamente lo
fa per affollarsi
con la famiglia attorno a un touch screen!
E
non mi dite che uno certe cose se vuole "le può aggiungere".
Se non ti danno l'occasione di giocare con lo strumento, non ti viene
voglia! Se nessuno ti fa vedere come viene bello in fotografia non
solo lo scarabeo d'oro, ma anche il moscone che riposa su una foglia,
non ti verrà mai in mente di provarci tu con la macchina
fotografica, o col telefonino, a fare un libro sugli insetti!
Umori
ambivalenti...
Per intanto ringrazio la mia amica Sara, perché non sapevo della Charidotella sexpunctata, l'insetto di vetro e oro!
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