Non
so voi, ma io il livello 6-11 di Angry
Birds lo trovo assolutamente micidiale. Non ne vengo
fuori! Ho anche collegato il telefonino a un monitor esterno per
vedere di capirne forse di più, ma non c'è niente da fare: i 3
scanzonati uccellini demolitori non trovano le traiettorie giuste.
Non ci posso perdere la mia intera vita!
Konami Hyper Olympic, 1984 |
Cresciuto
con i giochi
olimpici della Konami, quello che dovevi agitare il joystick
come un forsennato per vincere la gara dei 100 metri o di salto in
alto, ancora nei primi anni Novanta mi ricordo che la
curiosità di vedere cosa c'era oltre, nei giochi d'avventura 2D
di allora, era nettamente superiore al desiderio di misurare la mia
abilità. Ed allora era caccia sulle riviste, in attesa di una
rete che ancora non c'era, alle combinazioni di tasti e ai codici
segreti.
Il
mio bambino più grande barava clamorosamente su una variante di
Tetris,
avendolo impostato a una facilità tale che poteva andare avanti
tranquillamente per ore. Il più piccolo, a 5 anni aveva
scoperto un modo di mettere il giochino in pausa, e poi con
il corpo mimava le diverse posizioni dei personaggi.
Quanto
tempo di vita tanti di noi hanno perso sui videogiochi, per arrivare
a 50 anni a sentirsi classificare da una sociologia superficiale e
approssimativa come dei “tagliati fuori” dal cosiddetto mondo
digitale!
The Treasure of Usas, 1987 |
Vecchia
scuola evidentemente, io solo con la mia macchina (computer
“personale”, cribbio!), non mi hanno mai attirato più di tanto i
giochi on line. Devo aver provato una volta sola per 20 minuti
Farmville,
dopo di che mi sono chiesto: “Ma perché mai ci dovrei giocare?”.
E in seguito – come molti del resto – ho seriamente minacciato
di cancellare quegli amici che su Facebook, nonostante i
miei rifiuti, continuavano a tampinarmi. E alcuni sono anche più
stagionati di me!
Le
mie dita non si sono mai abituate al gameypad,
e del resto non ho mai nemmeno giocato a Doom,
i cui eredi vedo tuttora imperversare sulla PlayStation
del mio bimbo piccolo, ormai decisamente cresciuto. Da sempre
attirato dai giochi sportivi, ho provato un'amore a prima vista per
la Wii,
la prima console che si comandava con il corpo: geniale!
Non
sopporto quegli attempati, spesso e volentieri professori, che
dicono: “Io non ci capisco niente, ma i ragazzi...” e poi ti
danno lezioni sul mondo. “Se non ci capisci niente, allora sta' zitto,
e lascia parlare quelli
della tua generazione – non sono pochi – che invece ci capiscono
qualcosa!”
A
proposito, botta di fortuna: ho superato il livello 6-11 di Angry
Birds!
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Futuro Dgitale che abbiamo inventato 3
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Non sopporto quegli attempati, spesso e volentieri professori, che dicono: “Io non ci capisco niente, ma i ragazzi...” e poi ti danno lezioni sul mondo. “Se non ci capisci niente, allora sta' zitto, e lascia parlare quelli della tua generazione – non sono pochi – che invece ci capiscono qualcosa!”
RispondiEliminaCome non condividere? E il dramma è che spesso questi che dicono "non ci capisco niente" sono quelli che decidono in tema di tecnologia (parlo della scuola, ma non solo)
Grazie per i tuoi contributi, me li sto leggendo tutti con calma!