domenica 15 aprile 2012

Un video di bambini e robot


Personalmente, il giorno che ho scoperto sui telefonini la differenza tra touch screen capacitivo e resistivo, anch'io ero lì che andavo e toccavo, affascinato e curioso come un bambino piccolo. Lo fanno tanti vecchietti come me che non hanno adottato come stile di vita il mantra “io di tecnologia non ci capisco niente!”, o che più semplicemente non hanno dimenticato il piacere di scoprire le cose. Del resto, con l'iPad ci giocano pure i gatti, e non per questo quando saranno grandi, cioè leoni, domineranno il mondo digitale!

Ma il video dei bambini della scuola dell'infanzia che si affollano intorno al braccio robotico dei loro compagni della scuola media (istituto comprensivo don Milani di Latina), quello invece è interessante.
Intanto, c'è quella cosa tanto bella e tradizionalmente poco utilizzata a scuola, di mettere i bambini, i ragazzi, gli studenti al centro del processo di apprendimento, anche in forme tradizionali (uno insegna all'altro come si fa una cosa), ma che comunque rinforzano il senso di comunità e di socialità: non un insieme di individui che singolarmente si riferiscono ad un sapere astratto, dispensato ad ognuno separatamente da un umano, libro o macchina, senza stabilire relazioni tra di loro, ma un gruppo di persone in cui la collaborazione è determinante.



In questo caso, c'è una evidente timidezza reciproca, dei ragazzi della media poco abituati a trattare con i piccoli, e della bambina che prova a fare quello che le si dice in punta di dito. Alle loro spalle, altri piccoli osservano curiosi ed esitanti, ma indubbiamente interessati.

Pensavo: tante volte ci riferiamo alle giovani generazioni attraverso definizioni astratte che a ben vedere non significano nulla e che ci fanno perdere il senso delle persone. Poi, nella relazione educativa concreta, queste definizioni dobbiamo metterle da parte, perché quegli esseri astratti nella realtà non esistono. Ma intanto possiamo aver sbagliato approccio, personalmente, pubblicamente, nell'elaborazione di programmi, nell'investimento di risorse e di idee. E il mondo ci risulta più difficile da capire, visto dal lato rovescio!

1 commento:

  1. Grazie, ho messo un mirror sul blog
    http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275

    e piu' precisamente qui
    http://blog.edidablog.it/blogs//index.php?blog=275&m=20120406

    Buona domenica, Linda

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