Notizia
americana: nel Kentucky un
bambino di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 con un colpo di
fucile. Non ha preso accidentalmente l'arma di un genitore (chi si
ricorda negli anni settanta l'enciclopedia I
Quindici, traduzione di Childcraft,
che consigliava a mamme e papà di tenere le armi di famiglia fuori dalla
portata dei bambini?), ma il fucile era suo. Gli era stato
appena regalato, scelto nel ricco catalogo di una
premiata ditta, specializzata nella produzione di armi
vere per bambini! Fantastico!
Gli Stati Uniti sono per definizione il paese più progredito e democratico del mondo.
Se però chiedessero l'ammissione all'Unione Europea, non
avrebbero i requisiti. Nel vecchio bistrattato continente non
sono infatti ammessi la pena di morte e la vendita
libera delle armi, mentre da quelle parti non basta nemmeno
l'impegno
personale del presidente Obama per vietare almeno quelle da
guerra!Gli Stati Uniti sono per definizione il paese più progredito e democratico del mondo.
Niente
male però anche da noi in Italia, la sparatoria
davanti al ministero degli interni. C'è un tizio che agisce
con modalità da killer professionista suicida (“ma perché
i carabinieri non mi hanno sparato?” pare abbia chiesto. Forse
perché stavi in mezzo alla folla?) e gran parte della stampa lo
tratta come un “disoccupato disperato”. Non avendo nient'altro da fare,
notoriamente i disoccupati si allenano ad estrarre più veloci di Tex Willer
la loro pistola illegale con matricola cancellata e a colpire
esattamente nei punti non protetti dai giubbotti antiproiettile!
O avrà imparato in qualche videogioco?
La
ditta americana pare si lamentasse (ora non si può verificare, dato
che 2 giorni dopo il fattaccio le sue pagine
web sono inaccessibili!), perché qualche assurda legge le vieta
l'esportazione delle sue armi per bambini nel resto del mondo. Sai
che bel regalo per i nipotini di Borghezio, soprattutto ora che i problemi dell'immigrazione in Italia sono affidati a un
ministro
donna di origine africana dalla pelle nera! Ma dove andremo a
finire?
Ai
tempi del fascismo e del nazismo, molti hanno detto e
scritto che il pensiero unico, l'adesione di massa a quelle idee era
favorito dalla propaganda,
dall'uso sapiente e sistematico che quei regimi sapevano fare di
stampa, radio e cinema. Tutti vedevano e sentivano le
stesse cose, ripetute, e ci credevano.
Oggi
tutti
siamo “liberi” di comunicare come vogliamo, tra pc,
smartphone, tablet, social network, tweet, cloud. Ma come capacità
di pensiero autonomo e come scambio di idee tra le persone, in
modo da condividere e capire meglio insieme ... sembra che non
siamo messi tanto bene neanche noi!
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