E
si comincia con una bambina di 3 anni che mi mostra con molto
convinzione ed enfasi la “porta” della casa di uno scoiattolo sul
tronco di un albero. Poi, arriva la maestra con la videocamera e la
bimba, con tranquillità, precisione e chiarezza, ripete. Bellissimo.
Viene istintivo chiedersi: dov'è la crisi delle scuola, dove la
difficoltà di comunicazione tra le generazioni?
A
parte l'erba, le siepi, gli alberi, e tanti altri posti “naturali”
in cui uno si aspetta di trovare i piccoli animali, la parte più
interessante è proprio dove di solito si affollano i bambini.
Ai
piedi di uno scivolo, lo spiazzo di terra davanti è disseminato di
buchi, sopra i quali svolazzano piccoli insetti indaffarati.
Quando arriva il gruppo dei bambini, si diradano, intimoriti, e
allora dopo una osservazione attenta da lontano, mandiamo il gruppo
un po' più in là nel prato e restiamo solo io e una maestra,
muovendoci il meno possibile. Riesco a fotografare con sufficiente
chiarezza una piccola ape
Andrena proprio mentre esce di casa!
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Il
giorno dopo torno e un bambino di 3 anni mi si
fa incontro: “Lo sai che io sto per diventare grande?” Lo
guardo e approvo: “Benissimo!”, e lui se ne va soddisfatto.
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