Premessa
doverosa, con i tempi che corrono: questo è un articolo semiserio.
Che
i bambini,
nel loro gioco
di finzione,
sappiano a volte cogliere la realtà in modo talmente
sintetico ed essenziale da
sfiorarne quella che si potrebbe definire “essenza”,
è una cosa non
nuova per
molti educatori
attenti
e che – quei pochi che mi conoscono lo sanno – io sostengo da
sempre.
A
questo proposito avevo raccolto tanti documenti soprattutto negli
anni 80 quando, durante i corsi di animazione
teatrale,
facevo fare il “TG
dei bambini”
e loro, giocando, inventavano notizie sempre
un po’ per ridere che però, quando si riferivano alla realtà dei
grandi, risultavano a volte
illuminanti su
come, tra cinismo e ironia, i
cuccioli della società dell’informazione
percepiscono
il mondo in cui vivono.
A
memoria, al volo, penso a notizie
come:
“Villeneuve
ha messo le ruote alla sua bara e ha vinto il gran premio di Los
Angeles”, oppure
a quando,
dopo un’eruzione vulcanica che immaginavano avesse pietrificato gli abitanti,
l’inviato
speciale
arrivò
col microfono in mano a fare una intervista a un “pietrificato”.
Il
massimo dell’inquietante e del “profetico” fu
quando
fecero
morire il Papa,
accoltellato in diretta in piazza San Pietro, esattamente
la mattina del
giorno il cui il pomeriggio ci fu l’attentato
a Giovanni Paolo II.
Ricordo
poi il
bambino che aveva letto la notizia che
giurava
che
lui non c’entrava niente, che il testo “l’ha scritto
lei!”, indicando un compagna ugualmente imbarazzata.
In
quel caso, non era una cosa così improbabile. I telegiornali
parlano molto di persone
famose
e anche di crimini
e morte.
Mettere insieme le due cose, in un gioco di bambini, può
capitare.
Fotomontaggio di bambini: il principe Carlo e lady Diana, 1981 |
Oggi,
viviamo tempi difficili da credere, come in un castello
delle paranoie incrociate
(Calvino
mi scusi l’assonanza!) Da una parte, nel pieno della pandemia,
abbiamo assistito per esempio alla criminalizzazione
dei “runner”
novelli
untori,
con
scene incredibili come
la
caccia all’uomo in
diretta TV con tanto di elicottero di
un
tizio isolato sulla spiaggia, certo colpevole di aver violato
un’ordinanza, ma che
con
tutta probabilità
non poteva diffondere il
contagio (a chi, ai gabbiani, se era lì
da
solo?))
e
magari
non meritava il fiato sul collo di una intera nazione;
o anche, con la
pandemia
agli sgoccioli, in una regione quasi non toccata dal virus,
all’assurdo di bloccare
un treno per due ore perché una donna aveva la tosse!
Dall’altra, molti di quelli che ci
dicono “svegliatevi, non vi fate stressare
dalle notizie della televisione e dall’uso esagerato
delle mascherine!”, poi
ci
bombardano
sui social
network
con annunci
di vaccini
che faranno milioni di morti, chip
di controllo che saranno
inseriti a forza nei nostri corpi,
congiure
planetarie
ordite
dalla
finanza internazionale
e
dai
discendenti della
stirpe di
Caino attraverso l’azione combinata di virus creati in laboratorio,
scie chimiche e reti 5 G. Che è proprio quello
che ci vuole per restituire a tutti
finalmente un po' di pace e serenità!
Io
non credo – guarda un po’ cosa mi tocca scrivere! - che il
principe Carlo
Mountbatten-Windsor
sia
un rettiliano (forse Bill Gates... Ma no, neanche lui, dai!), e però mi accorgo che nell’archivio della mia mente questa fake news è accompagnata dalla sua brava illustrazione, netta, precisa, che non viene da qualcosa che ho visto di recente in rete, ma proprio dalla mia memoria personale profonda…
un rettiliano (forse Bill Gates... Ma no, neanche lui, dai!), e però mi accorgo che nell’archivio della mia mente questa fake news è accompagnata dalla sua brava illustrazione, netta, precisa, che non viene da qualcosa che ho visto di recente in rete, ma proprio dalla mia memoria personale profonda…
Ecco,
ora mi ricordo. Vado a prendere un fotomontaggio
realizzato da un bambino
nel 1981,
quando in una biblioteca di Brescia li si fece giocare a
ritagliare
e incollare figure dai giornali.
Avevo poi digitalizzato e archiviato i lavori, forse da qualche
parte ho ancora il foglio originale.
Loro
stavano
solo divertendosi
combinando
immagini
a caso. Ma quante
volte è successo nella storia che i
bambini sono stati gli strumenti innocenti di profezie e rivelazioni
importanti per l’intera umanità! 1981:
prima
dei Visitors!
Forse l'origine di tutta una
narrazione!
Postilla
doverosa, con i tempi che corrono: questo è un articolo semiserio.
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