sabato 3 agosto 2013

Il bambino e il tiranno

Trovato nei vecchi post di "Bambini Oggi" un articolo pubblicato nel gennaio 2010, che torna particolarmente d'attualità in giornate in cui, dopo la condanna di Berlusconi per il caso Mediaset, c'è chi minaccia addirittura la guerra civile se il Presidente non gli concederà la grazia!

Agli alunni svogliati, un esempio proposto dalla tradizione italiana è quello del grande Vittorio Alfieri, che si faceva legare alla sedia per non smettere di studiare e ripeteva «Volli, sempre volli, fortissimamente volli!» Ai bambini pure si parla a scuola di libertà e tirannide, per lo più in riferimento alla Grecia antica, o ai patrizi e plebei romani. A proposito, così scriveva Alfieri, nel 1777:

«...Tirannide indistintamente appellare si deve ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono o tristo, uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammetta, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo».

Nell'attualità, l'uomo forte non è il tiranno, ma senz'altro ha il potere di fare cose e sollecitare nella gente sentimenti non comuni, e nei bambini l'immaginazione. Lo conoscono attraverso le immagini e le parole che ricevono dalla televisione e, quando gli si dà l'occasione di giocarci un poco, rielaborano le informazioni che possiedono e ci restituiscono, scherzandoci, una rappresentazione facilmente diversa e originale.

Nel 1981, durante gli incontri di animazione teatrale , io facevo fare il telegiornale dei bambini e nel loro immaginario un uomo forte era Craxi, allora all'apice del suo potere e popolarità. Ritrovo il testo di due TG, di quarta elementare :
«Notizie per i maestri: Craxi dice di non dare compiti agli scolari per motivi di CGIL CISL e UIL. Intervista di Craxi: "Ho inserito questa legge per far contenti i bambini. Invece di far accompagnare i bambini a scuola in macchina, c'è un DC10 che passa sopra le case, con una specie di paracadute che acchiappa i bambini per il sedere. Li tirano su e li mettono comodi in un sedile. Il DC10 atterra sopra la scuola, scarica i bambini per il buco del sedile, e li mette ai propri posti"».

«Il presidente della repubblica Pertini è morto perché si è arrabbiato con Craxi e si è impiccato nella sua stanza con il lenzuolo del suo letto. Prego, vediamo la scenetta».

Nessun commento:

Posta un commento