Boh?
Questa è una cosa di più di dieci anni fa: 21
minuti
a sintetizzare il lavoro con 22
classi delle scuole di Brescia,
che in realtà consisteva nell'uscire
una volta nel giardino
della scuola e osservare
i piccoli animali
che ci abitano. Poi ci ritrovavamo e ne parlavamo, ma la parte documentata in questo video è proprio quella prima uscita.
Concittadini inaspettati, 2005 from Terra Insieme on Vimeo.
Cioè, proviamo semplicemente ad ascoltare le voci! Questo succedeva normalmente, senza alcun preparazione preliminare, con bambini che non avevo mai visto! E viene da pensare, quando tanto si parla e si parla nella scuola di grandi problemi a suscitare l'attenzione, di complesse strategie educative... Qui tutto appare così naturale, così assolutamente facile!
20
minuti che, collegati alle pensate giuste, valgono un corso di
aggiornamento, e non certo per le quattro cose che dico io, ma per
l'emozione, l'entusiasmo, l'atteggiamento, le osservazioni dei
bambini. Quante cose che possiamo
imparare!
Stiamo
recuperando in un canale
Vimeo dedicato
anche i vecchi video che raccontano la storia del Museo
Virtuale dei Piccoli Animali (che si sta arricchendo di
contributi internazionali e nei prossimi giorni avrà aggiornamenti
importanti) per ricordarci le cose che sono successe nel corso del
tempo, e non dimenticare le tante, varie, diverse e sempre precise
lezioni dei bambini, senza le quali il nostro lavoro
di classificazione e messa in ordine
perderebbe gran parte del suo significato E quello che emerge da ogni
documento è quel meraviglioso materiale umano che, sé stimolato nel
modo giusto, altro non sembra chiedere che di vivere meravigliose
avventure di espressione e conoscenza.
Abbiamo
provato a far vedere in giro, a scriverne,
cercando anche, a partire da queste cose semplicissime, di introdurre
una riflessione più ampia su come
si trasmette il sapere nella società dell'informazione
ma, soprattutto qui in Italia l'attenzione principale era spesso ad
altro: nel corso del tempo le aule informatiche, le LIM, i tablet, il
coding, come magiche
ricette tecnologiche
che ogni volta promettono di risolvere ogni cosa... fino alla
prossima magica ricetta, che non deriva quasi mai dall'elaborazione
dell'esperienza, ma arriva per lo più calata dall'alto, spesso con
relativa formazione imposta, burocratizzata, certificata.
Noi
che tra l'altro, nelle nostre esperienze di sensi e di natura, anche
nella scuola la
tecnologia la usiamo per davvero, proviamo allora a dirla con uno
slogan, però a partire dalle esperienze che conosciamo più che da
suggestioni spesso solo malamente intuite: e se per la nostra scuola
ci ispirassimo un po' meno alla Finlandia e un po' più a
don Milani e Mario
Lodi?
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