Riprendo a pubblicare in questo blog,
dopo un lungo silenzio.
Non so se si possa ancora dire, come si usava
un tempo, che il silenzio è d’oro. Certo credo sia più dignitoso che non
riempire la rete di tweet quando magari non si ha niente da dire, o peggio
si riescono solo a scrivere sciocchezze e banalità.
Sto anche cercando di costruire qualcosa che
credo importante, per il lavoro di un gruppo di persone (che si potrebbe
però allargare all’infinito!) e per uno spazio in rete che possa
funzionare davvero come luogo di condivisione e di scambio, e non solo come
incrocio spesso frustrante di individualità (o gruppi sostanzialmente chiusi) tra
loro incomunicanti. Difficilissimo! Sembra che abbiamo interiorizzato dentro
ognuno di noi un individualismo profondo e distruttivo, una diffidenza
congenita verso il prossimo che ci impedisce di esprimere la forza enorme
che potremmo avere se solo sapessimo fare anche poche cose insieme, e ci lascia
nudi e indifesi in balia dei padroni del mondo, degli squali della finanza, dei
monopoli globali dell’informazione e dell’alimentazione.
Sono uscito un paio di volte nei giorni scorsi
sulla collina vicino a casa, su per una valle ancora brulla, e ho fotografato
i fiori: gli ultimi bucaneve, e poi viole, primule, pervinche, anemoni, denti
di cane. In realtà, so molto poco di fiori e in alcuni casi ho dovuto aiutarmi,
per sapere il nome, con i libri ed il web. Poi ho pubblicato un po’ di immagini,
quelle riuscite meglio.
Piccola cosa, saper riconoscere intorno “per
nome” piante e animali.
E però – l’ho imparato dai bambini, ma vale anche per noi, adulti o addirittura
vetusti – sono cose che un pochino ci aiutano a sentirci meno fuori posto, in
questo mondo. E con naturalezza si possono condividere con altri umani
al fuori di una logica di perenne, spesso insensata competizione!
Nessun commento:
Posta un commento