Si chiamava “Visible children” ed era un
bel progetto! Contro la “sindrome
del bambino trasparente” che affligge l’infanzia di oggi.
Oggi Jacopo Michieli ha rimesso in piedi alla
grande le attività presso la storica sede
della Gracchia, mentre io sono alle prese con il problema se riusciamo
a far partire veramente e finalmente, urbi et orbi, l’idea ambiziosa
lanciata da Giovanni
Lariccia di Impariamo a
Imparare.
The Children’s Virtual Museum of Small Animals stava nello spazio web di “Visible children”, referenza on line a suo
tempo solo nostra e che oggi rimanda ad imprese altrui.
Morire per rinascere: un
mito antico! Non rinnovare un dominio, e ricominciare da capo la faticosa scalata
verso la visibilità on line!
In realtà, per l’ennesima volta, il Museo
si sta rinnovando completamente, a cominciare dalle questioni tecniche (“gallerie” Java
piuttosto che Flash, così che si vedono
anche sui tablet e permettono di scaricare le immagini), fino all’ennesimo
tentativo, appoggiandosi questa volta a un progetto molto più ampio e
collettivo, di far decollare quella partecipazione globale di persone e
di scuole che finora è stata in realtà solo episodica e accennata (pur con
momenti alti, come la pubblicazione
in America con la Scuola
che Funziona).
Anche per questo, forse non è un gran male “rinascere”,
ricominciare.
Il nuovo indirizzo ricorda nel nome
il mio blog
professionale fantasma, e attorno a cui avevo poi organizzato una serie di
attività che pure sono da riprendere.
Nel frattempo, ho pubblicato ebook
tematici con le edizioni Mammeonline (dai, costano poco, comprateli!),
e mi sono anche deciso ad attivare il mio spazio da fotografo
sul web, che per un annetto era rimasto lì vuoto, in un contesto in cui si
ritrovano risorse di immagini inimmaginabili, spesso di altissima qualità, che si
rivelano utilissime, per esempio immettendo nella casella di ricerca nomi di
ordini, famiglie, specie di insetti, al lavoro sempre necessario di confronto e
verifica per capire, conoscere, identificare. Li potete trovare la fotografia
che correda a questo articolo, (pure pubblicata nel Museo),
che sta con altre in un ancora piccolo ma comunque incoraggiante album
delle mosche!
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