Torno a scrivere dopo alcuni mesi di silenzio, sulla rivista on line SoloTablet
e ora qui, e a seguire credo continuerò, perché ci sono tante cose da dire.
L’ultimo squillo era stato forse importante e comunque internazionale, il libro
su tecnologia e cittadinanza attiva pubblicato a gennaio in America.
Torno dopo alcuni mesi di stand by mediatico, ma durante i quali ho
lavorato con i bambini e i ragazzi e abbiamo realizzato cose di alto
livello, sotto forma di video che presto dovrebbero essere pubblicati, in cui si vedono i
giovanissimi autori che fanno e producono, secondo modalità che spiazzano tanti
miopi luoghi comuni che troppi, anche in ambito educativo, superficialmente per
molto tempo hanno dato per scontati.
Sul modo come loro si vedono, i ragazzi, durante queste attività in cui si
cimentano tranquillamente con computer, LIM, tablet, telefonini, videocamere,
gioco teatrale, disegno, scrittura di storie, canto, corse all’aperto,
osservazione di insetti, in una armonia di mezzi e linguaggi che chissà perché
tanta parte del mondo adulto non riesce a vedere, interessanti i cartellini
che alcuni si sono appuntati al petto, durante il laboratorio intensivo di
cinque giorni che ho condotto a Siena insieme con Elisabetta
Casagli presso la scuola primaria Peruzzi, la settimana dopo la fine
della scuola.
Sui cartellini c'era scritto: “Attore Tecnico”. Bellissimo! Anche se in realtà
sembra che Elisabetta avesse suggerito etichette in cui i due termini “attore”
e “tecnico” avrebbero dovuto essere separati, indicando due ruoli diversi. Potenza del sincretismo infantile!
Nel video, che dovrebbe essere disponibile per la pubblicazione presto, si
vedono in effetti i bambini, esseri naturalmente multimediali, cambiare
attività e mansioni con grande naturalezza, disponibili a farsi ugualmente
entusiasmare dai mezzi digitali come dalle formiche, in modo naturale e
spontaneo, così come a comunicare e a collaborare tra di loro e con gli adulti, sollecitati in questo caso da una domanda semplice quanto intrigante: chi è un bambino?
Avere stimoli da lanciare ai bambini ed essere curiosi di ascoltare quello che hanno da dire in effetti aiuta... E si imparano un sacco di cose!
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