venerdì 27 dicembre 2013

Le linguacce della moschina

Non è solo che ci sto lavorando e pubblicando ebook, ma questa storia di cercare, fotografare, filmare gli insetti insieme con i bambini ha anche un forte valore diciamo pure “simbolico” generale. Intanto, è la verifica non in base a teorie astratte, statistiche o postulati, ma nel vivo di esperienze concrete che si ripetono ogni giorno, che i bambini dell'anno 2013 si entusiasmano con cavallette, ragni e lucertole esattamente come i loro padri e i loro nonni quando erano bambini!
Ma quanti insetti trovano!” è il commento meravigliato della maestra. E anche questa è una conferma: si raduna più materiale in mezz'ora sguinzagliando i bambini, che in settimane di preparazione prima da parte dell'insegnante. Il gruppo di bambini ci mette quel qualcosa in più che aiuta anche l'adulto a vedere, a muoversi meglio. Qualcuno magari annuncerebbe la nascita di una generazioni di “nativi entomologi”!

Piccolo trucco di accelerazione prima. La stessa maestra, anche se c'è qualche rischio di pioggia, consiglia la collega di non uscire subito, ma di passare prima la mezz'oretta prevista a vedere ingranditi nella proiezione le foto e i video degli animaletti scoperti da altri gruppi di bambini. Perché è una cosa che motiva, che dà la carica. Dopo aver visto le immagini che si possono ottenere (e ascoltato nelle voci l'emozione e la gioia dei loro coetanei), i bambini uscendo non hanno esitazioni e sanno già istintivamente cosa fare e dove indirizzare gli obiettivi di macchine fotografiche e videocamere.

Se avessi un qualche interesse personale o mi piacesse giocare con i luoghi comuni, le generalizzazioni, le deduzioni che a comando e secondo convenienza trasformano il particolare occasionale nel tutto generale, potrei coniare una nuova definizione, che magari acchiappa, tipo: nativi esploratori, nativi documentaristi, nativi fotografi!
Preferisco invece continuare a usare una parola molto più semplice e vera: bambini! E insieme con loro divertirmi e stupire della moschina in abito da vespa, che gira la testa, mi guarda e fa una linguaccia!