sabato 18 ottobre 2014

Il Museo Virtuale dei Piccoli Animali cambia casa!

Si chiamava “Visible children” ed era un bel progetto! Contro la “sindrome del bambino trasparente” che affligge l’infanzia di oggi.
Oggi Jacopo Michieli ha rimesso in piedi alla grande le attività presso la storica sede della Gracchia, mentre io sono alle prese con il problema se riusciamo a far partire veramente e finalmente, urbi et orbi, l’idea ambiziosa lanciata da Giovanni Lariccia di Impariamo a Imparare.
The Children’s Virtual Museum of Small Animals stava nello spazio web di “Visible children”, referenza on line a suo tempo solo nostra e che oggi rimanda ad imprese altrui.
Morire per rinascere: un mito antico! Non rinnovare un dominio, e ricominciare da capo la faticosa scalata verso la visibilità on line!

In realtà, per l’ennesima volta, il Museo si sta rinnovando completamente, a cominciare dalle questioni tecniche (“gallerie” Java piuttosto che Flash, così che si vedono anche sui tablet e permettono di scaricare le immagini), fino all’ennesimo tentativo, appoggiandosi questa volta a un progetto molto più ampio e collettivo, di far decollare quella partecipazione globale di persone e di scuole che finora è stata in realtà solo episodica e accennata (pur con momenti alti, come la pubblicazione in America con la Scuola che Funziona).

Anche per questo, forse non è un gran male “rinascere”, ricominciare.
Il nuovo indirizzo ricorda nel nome il mio blog professionale fantasma, e attorno a cui avevo poi organizzato una serie di attività che pure sono da riprendere.
Nel frattempo,  ho pubblicato ebook tematici con le edizioni Mammeonline (dai, costano poco, comprateli!), e mi sono anche deciso ad attivare il mio spazio da fotografo sul web, che per un annetto era rimasto lì vuoto, in un contesto in cui si ritrovano risorse di immagini inimmaginabili, spesso di altissima qualità, che si rivelano utilissime, per esempio immettendo nella casella di ricerca nomi di ordini, famiglie, specie di insetti, al lavoro sempre necessario di confronto e verifica per capire, conoscere, identificare. Li potete trovare la fotografia che correda a questo articolo, (pure pubblicata nel Museo), che sta con altre in un ancora piccolo ma comunque incoraggiante album delle mosche!