lunedì 19 agosto 2013

Storie di bambini e alberi: l'invenzione

Riedizione di un post da "Bambini Oggi", 31 maggio 2009, dove pubblicavo due storie di bambini:

L'albero delle candeline

Tutti gli anni, a primavera, al pino crescevano tanti bei germogli che sembravano candeline.
Un bambino li ha visti e voleva prenderli, perché gli servivano le candeline per il suo compleanno. Voleva metterle sulla torta e accenderle, per poi spegnerle con un soffio solo. Allora è andato dall'albero e tirava e tirava per strappare le candele, ma non ci riusciva. L'albero era vivo, era resistente e lo ha punto sul naso con i suoi aghi. Così il bambino è caduto per terra e si è fatto anche male.

Per inventare storie con i bambini, bisogna innanzitutto saperli ascoltare, quando raccontano e tirano fuori le loro idee. Bisogna anche, tra quelle idee, saper riconoscere quelle che vengono dalle loro osservazioni, elaborate attraverso il gioco e l'immaginazione, e quelle che invece sono state prese magari direttamente dalla televisione. Molti bambini anche piccoli hanno già imparato l'arte della pigrizia e una funzione dell'adulto è quella di spronarli, esortarli a un piccolo impegno di invenzione, rielaborazione, scelta, che poi fa sentire contenti.
Perché le idee si stimolano l'una con l'altra, e meno ci si accontenta, più si cercano tutti insieme le soluzioni originali e divertenti, più alla fine non solo ci si diverte in quella circostanza, ma cresce in ognuno la coscienza delle proprie capacità e la voglia di ripetere l'esperienza.
Questa due storie collettive furono scritte anni fa insieme con i bambini della scuola dell'infanzia di Camignone (Brescia), dopo un'incontro, secondo i modi della "cultura bambina", con gli alberi. La forma finale, come conviene con i bambini piccoli, è di un adulto, ma le idee sono tutte dei bambini.

L'albero dalle pigne d'oro

C'era una volta un albero che faceva tutte le pigne rotonde, che sembravano d'oro. Gli uomini un giorno le hanno viste e si sono messi a strapparle, perché volevano diventare ricchi. Erano avidi e cattivi, e non gli importava se così facevano male all'albero. Volevano diventare sempre più ricchi e strappavano tutte le pigne che potevano.
Poi sono andati in banca, con le borse, le carriole e i carrelli del supermercato pieni di pigne, perché volevano cambiare le pigne d'oro e farsi dare tanti soldi.
Ma il signore della banca ha detto: "Questo non è oro vero, sono solo pigne!

1 commento:

  1. dolcissime storie..in questi ultimi anni noto meno fantasia nei bambini e per far sì che riescano a metterla in moto li devo stimolare e guidare molto ...penso che in un mondo che a loro viene presentato su un vassoio ci sia poco spazio per liberare la loro fantasia che sicuramente c'è ma dorme ...un saluto

    RispondiElimina