domenica 27 gennaio 2013

La giornata della memoria, i buoni, i cattivi, e le responsabilità di oggi disperse nel “cloud”


Sembra paradossale, ma lo si sente dire spesso, e anch'io lo dico: la nostra è una società senza memoria. Forse perché mai come in passato abbiamo aggeggi in grado di memorizzare qualsiasi cosa, in qualsiasi quantità in formato digitale, sta di fatto che come umani ci ritroviamo molto spesso che non ci ricordiamo le cose dall'oggi al domani. Se per esempio gli elettori italiani avessero anche solo un pochino di memoria, nessuno crederebbe a certi figuri della politica che da 20 anni ci raccontano solo balle, che ne hanno fatte di tutti i colori, ma imperterriti sono ancora lì oggi, a chiederci ora il loro voto,
Così, ce ne andiamo in giro con 16 gigabytes di dati nello smartphone e il cervello probabilmente vuoto!

La Giornata della Memoria si riferisce in particolare a una delle pagine più nere della storia dell'umanità, lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, la Shoah (continua a sembrarmi improprio invece la parola “Olocausto”, che significherebbe “sacrificio a una divinità”, e forse sarebbe meglio usare direttamente termini più laici come “sterminio” o “genocidio”). Va anche detto che di altre pagine forse altrettanto nere, remote, passate o addirittura contemporanee, si è memorizzato molto meno, forse perché non è successo, come in questo caso, che i cattivi, dopo aver perso la guerra, siano stati condannati praticamente da tutti (a parte pochi nostalgici e negazionisti). Molto più difficile condannare i crimini di chi le guerre le ha vinte, o quelli in qualche modo collegati a chi tuttora detiene posizioni di potere.

Quando ero bambino io, nei romanzi, nei film e forse nella vita c'erano i cattivi (gli altri) e i buoni (noi) A quanto pare, in tutti i questi anni non è cambiato niente, alla faccia di crede che siamo in un futuro diverso, magari perché siamo obbligati a iscrivere i figli a scuola on line!
E da quando ero bambino, molti sistemi supporti di memoria sono stati usati per ricordare la storia, il sapere e l'arte degli uomini (dischi di vinile, musicassette, videocassette, floppy disk, enciclopedie compatibili con Windows 3.1 ecc. ecc.) che oggi semplicemente non si possono più nemmeno leggere. Come dire: il mercato è più forte della memoria! E per fortuna che ci sono i libri, superati e obsoleti, e che però si interfacciano direttamente agli umani!

La memoria, a seconda delle circostanze, può essere quella cosa che ci fa umani, oppure solo ingombrante spazzatura. Oggi, spesso dentro una artificiosa ansia di futuro, gran parte dell'umanità sembra andare verso la negazione della vita presente: niente sicurezza di lavoro, scuola, salute, ma in compenso tanta vita virtuale, e soprattutto, pochissima memoria!
E nel giorno della memoria della Shoah 2013, mentre il mondo condanna unanime l'aberrazione di Auschwitz, ci sono tanti luoghi sulla terra in cui le stragi, lo sterminio e il genocidio stanno avvenendo proprio oggi, nell'indifferenza generale.
In passato si è spesso detto: “Non sapevamo!”
Oggi, se volessimo, sapremmo! Ma attenzione: forse anche delegare la memoria e la conoscenza degli umani alla televisione, agli aggeggi digitali, al cloud, entità impersonali che sembrano vivere di vita propria (le leggi del “progresso”, o del mercato), abdicando di fatto alle responsabilità individuali, collettive, sociali e politiche, potrebbe risultare un'avventura molto, molto pericolosa.

2 commenti:

  1. Ho voluto andare a sincerarmene di persona...
    eh si questa notte qualcuno con ottima memoria eh humor neroha pensato di rinfrescare i raccapriccianti ricordi dei sopravvissuti all'orrore della seconda guerra mondiale e delle persecuzioi razziali nazi-fasciste contro gli ebrei e contro zingari, omosessuali, portatori di handicap, socialisti, comunisti, oppositori alla dittatua e testimoni di Geova.
    Tutti mandati ai campi di concentramento, sfruttati come e peggio di animali e , quando sfiniti e non più utilizzabili, uccisi con metodica precisione e fatti sparire nei forni crematori.
    Oggi 27 gennaio, giornata della memoria sul muro di fianco alla recinzione del cimitero ebraico di Asti questa scritta ricorda che TUTTO QUESTO E' STATO.

    Spero che nessuno troppo solerte vada a cancellare questa traccia.
    Non copriamo l'espressione di ignoranza di inconsapevole disumanità.
    Chi ha scritto, mal conosce la storia o mal frequenta la propria anima.
    Nessun nemico nessun oppositore può arrivare ad essere odiato a tal punto da essere segregato, annichilito, spogliato, smembrato e dissolto come è stato durante la Shoah e in tutti gli altri casi di "soluzione finale" perpetrate dai forti alle spese dei deboli.

    non è un delitto solo di pennello, ma di mancanza di umanità, di coscienza storica e andrebbe combattuto proprio su questi campi.
    Non sarà una pennellata a risolvere queste tensioni a placare questo ivore
    Rimanga la scritta per un periodo sufficiente per organizzare uscite con le scolaresche per andare a fare il tour dell'intolletanza di Asti.
    Juden, albanesi tutti appesi, negri, bruciate, romeni di m...a, raus albania, l'italia agli italiani immigrati fuori.... ce n'è per tutti i gusti.

    non cancelliamo non stendiamo un velo pietoso ma prendiamo coscienza della rabbia che serpeggia, che viene quotidianamente inculcata, perchè fa comodo tenere alta la tensione (divide et impera dicevano i romani)
    Bene riuniamoci sotto queste scritte, facciamo in modo che i ragazzi le leggano e ne parlino, non abbiamo paura del dibattito e di affrontare i preconcetti... costruiamo ponti, è l'unico sistema per restare umani!

    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10200325735410815.2195094.1377230084&type=3

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  2. Dal blog Bimbisvegli

    http://www.bimbisvegli.net/weblog/archives/434

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