venerdì 8 giugno 2012

Scriviamo un libro di “finestre” sui bambini veri, tutti insieme!




Prima elementare: E.T.
Non ho ancora parlato qui dell'incontro internazionale che durerà una settimana e che inizierà tra meno di dieci giorni, "dalla Cooperativa Lavoratori di Mompiano verso altri luoghi in Brescia e dintorni, 17-23 giugno 2012".
In realtà – dagli arzigogoli del titolo già si intuisce - ci sono stati un po' di problemi e, come nelle storie più avvincenti, solo alla fine si arriva a capire esattamente quello che in effetti succede! Nei prossimi articoli sarò più dettagliato, ma intanto c'è questa idea, che parte insieme con il convegno, ma che penso possa portare molto più lontano, di un "libro collettivo" sui bambini da scrivere insieme, in rete.
Già ho inserito i primi elementi, dalla mia esperienza e da quella di altri con cui collaboro (che ancora forse non lo sanno, ma li ringrazio tanto!) , ma la cosa funzionerà quando tanti manderanno, linkeranno, testimonieranno. E sarà allora forse qualcosa che oggi ci manca!
C'è un testo introduttivo che vorrebbe rendere una prima idea, e qui lo riporto, e fin d'ora ringrazio tutti quelli che vorranno aderire a questa piccola (grande?) impresa.

FINESTRE SULL’INFANZIA

Esempi come finestre che si aprono, e guardando attraverso possiamo vedere i bambini. Non solo i figli, gli studenti, i piccoli consumatori, le giovani generazioni filtrate attraverso i nostri valori, desideri, stereotipi. Ma, per approssimazioni successive, per accostamento ostinato e curioso di punti di vista, i bambini veri, con anche il loro proprio modo di accostarsi al mondo, le loro intuizioni e ingenuità, la loro cultura multiforme in divenire.

1984: animazione teatrale
Oltre il pensiero razionale, la realtà si comprende anche per intuizione, analogia, empatia, emozione. E come ci accostiamo all'arte o alla musica, senza la pretesa di spiegarle a parole, così proviamo a fare anche con i bambini, che condividono solo in parte il linguaggio e il pensiero degli adulti, e vivono e agiscono in una terra di confine sulla quale noi non abbiamo completa giurisdizione.
Aree di esperienza, che si distinguono e si intersecano. Aree conosciute o strane, sorprendenti o banali, in cui i bambini, con tanta o poca originalità, comunque si muovono e vivono.

Parole, immagini, suoni, analogie, impressioni, ritagli di esperienze segnalate e documentate da adulti educatori... I moderni mezzi tecnologici di riproduzione, elaborazione, condivisione della realtà, consentono le falsificazioni più estreme, ma anche di comunicare le cose in modo quasi immediato e diretto.
1987: facciamo il video nella scuola dell'infanzia
chi conosce i bambini, se i documenti sono onesti, li riconosce!

Finestre di esempi suddivise per “aree” per permettere un inizio di riflessione, di discussione, ma ancor prima per sollecitare una scrittura collettiva volta non ad affermare tesi o teorie, ma a conoscere davvero i bambini e il loro mondo, a capire meglio attraverso l'accostamento di punti vista, l'accumulo curioso, il confronto possibile di materiale diverso.

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